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PSICOMOTRICITÀ

Professione disciplinata a norma della Legge n.4/2013

LO PSICOMOTRICISTA: Chi è?

Lo Psicomotricista opera interventi di educazione, prevenzione e di aiuto psicomotorio, nel rispetto della globalità psicofisica dell’individuo, utilizzando metodologie a mediazione corporea.

In particolare:

  • favorisce lo sviluppo psicofisico della persona in età evolutiva e il mantenimento dell’equilibrio psicofisico della persona adulta e anziana

  • aiuta a superare i momenti di crisi evolutiva nelle diverse età, operando per prevenire l’instaurarsi di una situazione patologica

  • interviene specificamente in situazioni di difficoltà, operando per la mobilizzazione delle risorse psicofisiche della persona e del suo contesto

LA PSICOMOTRICITÀ: Che Cos'è?

La psicomotricità è una disciplina sviluppata in Francia da Bernard Aucouturier e André Lapierre.

È una disciplina che, oltre a una completa integrazione tra mente e corpo, va a supportare i processi di sviluppo, valorizzando l’individuo nella sua globalità  che si manifesta e si realizza attraverso:

  • la pienezza della propria azione nel mondo

  • l’uso dello spazio e degli oggetti

  • l’interazione con l’altro

  • la capacità di rappresentarsi armonicamente attraverso il movimento, la parola, il gioco

La psicomotricità comprende un insieme di pratiche e modalità di intervento che utilizzano tecniche a mediazione corporea:

  • attività sensopercettive

  • attività cognitive

  • attività ludico espressive

  • attività di rilassamento

 

Al centro della psicomotricità troviamo il gioco, come canale preferenziale

LA PSICOMOTRICITÀ: I Metodi

I metodi più seguiti dagli psicomotricisti sono principalmente due:

1) il metodo di Bernard Aucouturier;

2) il metodo di Jean Le Boulch.

1. METODO DI BERNARD AUCOUTURIER Bernard Aucouturier – pedagogista, educatore, docente di educazione fisica e psicomotricista francese fondatore della pratica psicomotoria insieme ad Andrè Lapierre intorno alla metà degli anni ’60. Esso poggia su delle basi semplici ed universali: gioco spontaneo, movimento corporeo e piacere del vissuto relazionale. Secondo il metodo Aucouturier il bambino apprende maggiormente attraverso l’azione e il piacere che essa genera. Proprio il piacere vissuto favorisce lo sviluppo armonico del bambino, base importante per un rapporto positivo ed equilibrato con se stesso e con l’altro.


2. METODO DI JEAN LE BOULCH Jean Le Boulch – medico e professore di educazione fisica francese fondatore della psicomotricità funzionale . «La formazione dello psicomotricista funzionale deve rispondere ai bisogni educativi dell’individuo ossia alla concezione funzionale dell’educazione intesa come sviluppo della persona per mezzo del movimento [ … ] Approntata sul mosaico funzionale l’azione educativa ha come obiettivo la realizzazione di una persona che sappia eseguire un movimento che conviene in ogni caso particolare, in modo da essere efficace sull’ambiente con una azione giusta nel momento adatto» (art. 10 Statuto ASPIF) . Questo metodo predilige, quindi, l’ambito concernente le abilità e le capacità motorie più che l’interiorizzazione del movimento . Utilizza il movimento per educare nell’ottica dell’evoluzione e dell’autonomia della persona.
 

LO PSICOMOTRICISTA: Cosa Fa?

Lo Psicomotricista postula alla base del proprio intervento l’unità della persona, riconoscendo e favorendo l’interazione e la piena integrazione tra l’area motoria, cognitiva e affettiva. Attiva e favorisce nell’altro la progressiva conoscenza di sé, a cominciare dal sé corporeo e dall’ambiente, attraverso la motricità e le capacità simboliche della persona.
Svolge attività di osservazione, valutazione e bilancio psicomotorio, anche nell’ambito di un lavoro di équipe.
Elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del progetto di intervento, volto all’individuazione ed al superamento delle difficoltà e disagi della persona.


Attua i progetti di intervento nei seguenti ambiti:
EDUCATIVO – PREVENTIVO: gli interventi sono rivolti a favorire un armonico sviluppo psicomotorio, a prevenire disagi della relazione e degli apprendimenti nelle persone in età evolutiva; gli effetti dell’educazione e prevenzione psicomotoria si estendono inoltre a favorire l’integrazione, l’accettazione e la valorizzazione delle differenze personali. Tali interventi possono essere attuati sia in ambito scolastico che extrascolastico, in riferimento alla neonatologia, alla pediatria (ad es. nelle ospedalizzazioni prolungate), in situazioni di rischio sociale e altre condizioni di difficoltà personali.
DI AIUTO: lo Psicomotricista attua interventi di aiuto psicomotorio con
· persone in età evolutiva che presentano ritardi e difficoltà psicomotorie, della comunicazione e dell’apprendimento;
· persone in età adulta che presentano difficoltà connesse con l’alterazione delle funzioni psicomotorie e/o della comunicazione. Gli interventi in questo senso possono essere anche svolti con persone ospitate in strutture psichiatriche, geriatriche, ecc.
SOCIALE: lo Psicomotricista svolge attività di aiuto indirizzata agli adulti (genitori, educatori, insegnanti, operatori dell’ambito sociosanitario e assistenziale) allo scopo di favorire un’adeguata espressività corporea nella relazione umana.

APPROCCIO INTEGRATO

Il nostro approccio prevede l’utilizzo di un modello integrato che vede l'interazione di competenze provenienti dalla Psicomotricità Funzionale e dalla Psicomotricità Relazionale, integrate a conoscenze legate agli aspetti cognitivi neuropsicologici e clinici

Psicomotricisti
Federmindfulness

CERTIFICAZIONI

attestato Master Neuropsicomotricità
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