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forme 3D

ETÀ EVOLUTIVA

LA PSICOMOTRICITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA

  • La pratica psicomotoria intende stimolare le funzioni fondamentali per una crescita sana ed equilibrata: la socializzazione, la creatività, l’espressione individuale, l’autostima e la fiducia in sé

  • La Psicomotricità è quindi un'attività che mira a favorire lo sviluppo, la maturazione e l'espressione delle potenzialità del bambino a livello motorio, affettivo, relazionale e cognitivo, concepite non come ambiti separati ma viste in un’ottica globale

  • Attraverso il gioco e il movimento si favorisce una crescita armoniosa, accompagnando, inoltre, l’importante processo di strutturazione dell’identità

  • Studi scientifici hanno dimostrato che corpo e mente (sensibilità, motricità, cognizione, emozionalità, affettività) sono strettamente connessi e lavorano in perfetta sinergia e il movimento è lo strumento fondamentale attorno al quale si sviluppa la persona nella sua unità (Le Boulch, Piaget, Ajuriaguerra)

ELEMENTI CHIAVE DELL'INTERVENTO PSICOMOTORIO

Per un bambino con difficoltà, il gioco psicomotorio significherà: 
• Sviluppare il linguaggio (es. sviluppare l’espressione verbale che ricorre nel gioco)
• Promuovere le conoscenze, l’autonomia e lo sviluppo cognitivo (attraverso l’opportunità che il gioco offre di manipolare la realtà e di esplorare il mondo delle possibilità)
• Crescita affettiva (tramite la possibilità di sperimentare nuove forme di relazione nei giochi di ruolo)
• Costruire la propria identità personale e sociale
• Acquisizione di abilità motorie

IL RUOLO DELLO PSICOMOTRICISTA

• Osserva il gruppo e il singolo bambino
• Pensa e prepara il setting in funzione degli obiettivi definiti del gruppo/bambino
• Accoglie, riconosce e legittima il desiderio del bambino
• Ricorda quello che dicono i bambini, ripete le loro parole fornendo un ruolo di rispecchiamento 
• Accompagna e sostiene nei nuovi giochi e negli apprendimenti ad essi associati
• Crea occasioni per esprimere emozioni particolari, quali ad esempio l’aggressività per direzionarla e farla evolvere
• Sa rimandare ai bambini la percezione della propria forza, senza colpevolizzarli
• Presta attenzione ai giochi di ogni bambino
• Da uno spazio di gioco ad ognuno
• Ha uno sguardo periferico, dal gruppo al singolo e viceversa 
• Fa evolvere il gioco, attraverso nuovi stimoli e nuovi materiali 
• Crea un contenitore sicuro per ogni gioco, uno spazio, un tempo, dei confini e delle regole
• Riconosce il gruppo e il singolo
• Rimanda al bambino la dimensione del gruppo, le regole, il senso del percorso in atto, il progetto comune che nel gioco si va pian piano realizzando
• Favorisce i processi di simbolizzazione e il passaggio alla rappresentazione grafica
• Gestisce il tempo e accompagna i bambini verso la fine dei loro giochi

FINALITÀ E OBIETTIVI DEL LAVORO IN GRUPPO 

• Promuovere l’espressività di ciascun bambino all’interno di un setting sicuro e accogliente
• Favorire l’intenzionalità e l’iniziativa spontanea, imparando a stare nel gruppo
• Promuovere l’interazione e la relazione tra i pari
• Stimolare e sviluppare la creatività
• Sostenere lo sviluppo psicomotorio per favorire la strutturazione e l’evoluzione delle aree abilitanti dello sviluppo del singolo

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